Mario del Giglio

giglioDal 1981 ricevo messaggi spirituali “dall’altra dimensione” attraverso una medianità ispirativa attiva e cosciente. La mia medianità si è modificata nel corso degli anni passando da comunicazioni di Entità famigliari a tematiche spirituali quali il significato della vita terrena,  il perché di determinate esperienze e del modo in cui vivere tutto questo.
Allo stesso modo si è modificata anche la modalità di ricezione: dai dialoghi con il gruppo di incontro “Il Giglio” che poneva molteplici interrogativi sui vari perché relativi all’esistenza umana fino ai monologhi, sintesi armoniosa dei concetti espressi nel corso degli anni; testimonianza che la ricerca spirituale non si esaurisce ma si esprime in infiniti stati di sentire diversi solo ai nostri occhi terreni e per il nostro sentire spirituale consapevolmente raggiunto.
La scelta di condividere e divulgare i messaggi che ho ricevuto è stata difficile come quella che ho avuto all’inizio della mia esperienza medianica. Sono stato tormentato da dubbi e rifiuti interiori riguardo l’accettazione di queste diversità di informazioni, ma poi si è manifestata una “Presenza” che mi ha confortato e donato prove evidenti che mi hanno indotto a continuare questo cammino.
Questa “Presenza” aveva lo scopo di procedere verso una costruzione ben precisa, un’idea preesistente.
In questo intero piano strutturale siamo stati tutti strumenti di una “forza” che poteva cambiare i partecipanti per il proprio fine. Tutti siamo stati “usati” a nostra insaputa e scelti per la diversità dei ruoli che avevamo. Ognuno ha espresso il meglio di ciò che aveva e, a sua insaputa, è stato portavoce di tanti altri fratelli a dimostrazione che la nostra diversità è solo apparente. Siamo tutti uniti per arrivare alla comprensione di quel “Tutto è” che ci trascende.
Gli insegnamenti dati dai fratelli della luce spingono alla necessità di una riflessione per il nostro cammino spirituale accompagnati dall’umiltà che questo cammino richiede.
Chi ha saputo attingere a questi insegnamenti, mettendoli in pratica anche in minima parte, ha potuto verificare un cambiamento nei rapporti con gli altri e rispetto alla vita che conduce modificando la concezione della vita stessa.
Non esiste da parte nostra un privilegio per aver conosciuto questi insegnamenti. Essi non sono stati altro che un mezzo, un aiuto per migliorarci ulteriormente, sempre con il nostro libero arbitrio che è limitato alla nostra evoluzione spirituale.
Questa esperienza è stata per me essenziale perché ha cambiato la mia vita, ma questo non vuol dire che lo deve essere per tutti. La mia vuole essere solo la testimonianza di un’esperienza personale fatta di momenti felici ed infelici che sono difficili da trasmettere.
Ciò che ho compreso è che l’AMORE esiste sempre, anche nei momenti più tristi della nostra vita. Il mio compito credo finisca qui. Un percorso spirituale arricchito da comunicazioni ricevute tramite la mia medianità, iniziata nel 1983 e protrattasi fino al 2012.
Mediterò profondamente su quanto ho ricevuto cercando il più possibile di mettere in pratica ciò che ci è stato donato con tanta pazienza ed amore.